Il dirigente dei servizi funerari Carmelo Passalacqua, che della materia è un supertecnico pur avendo anche un approccio umanistico-filosofico, parla di «esumazioni a tappeto». Ma l'espressione non deve inquietare, perché le conseguenze per i cittadini sono minime. La novità è che i resti dei defunti saranno sottratti alla terra (e in gran parte cremati) dopo i rituali 10-15 anni di sepoltura. Finora - i non addetti ai lavori lo ignorano - le spoglie dei defunti e le bare consunte dal tempo restavano nel camposanto (... "e polvere ritornerai") lasciando in maniera naturale posto ai "nuovi arrivati". Avviene dal 1826, data in cui fu costruito il cimitero monumentale.
Nonostante le richieste dei cittadini siano in evidente crescita, si percorre la strada, molto più lunga, dei finanziamenti pubblici. L’amministrazione non intende realizzare un impianto con bando europeo, in 30 giorni e a costo zero
In Sicilia l’uso della cremazione stenta a decollare. Ciò avviene non solo perché nell’Isola questo tipo di cultura non è del tutto affermata ma anche, e soprattutto, per la mancanza di strutture sufficientemente adeguate.
Quotidiano di Sicilia |
3/10/2011