Il dirigente dei servizi funerari Carmelo Passalacqua, che della materia è un supertecnico pur avendo anche un approccio umanistico-filosofico, parla di «esumazioni a tappeto». Ma l'espressione non deve inquietare, perché le conseguenze per i cittadini sono minime. La novità è che i resti dei defunti saranno sottratti alla terra (e in gran parte cremati) dopo i rituali 10-15 anni di sepoltura. Finora - i non addetti ai lavori lo ignorano - le spoglie dei defunti e le bare consunte dal tempo restavano nel camposanto (... "e polvere ritornerai") lasciando in maniera naturale posto ai "nuovi arrivati". Avviene dal 1826, data in cui fu costruito il cimitero monumentale.